Il programma di Walter Tesauro

Candidarsi alla guida della Città di Caltanissetta, in questo particolare complesso momento storico, è un atto di amore.

La prova di questo mio immenso amore per la Città è testimoniata dalla serietà del programma e dalla concretezza delle azioni, proposte e condivise dalle migliori forze e competenze della coalizione.

Nella sincera convinzione che ogni azione politica ed amministrativa debba necessariamente misurarsi con un lasso di tempo certo, con orgoglio mi propongo e vi propongo non un libro dei sogni, ma un programma concreto ed attuabile, che possa dare in un quinquennio effettivi risultati e non promesse elettorali.

Ciò che vi proponiamo è una Città con un alto profilo identitario, orgogliosa e rispettosa del proprio passato, ma con una forte propensione all’innovazione.

  • Una Città di giovani, che rimanga la casa vissuta dei nostri giovani non più costretti ad emigrare e sia attrattiva anche per i giovani di altri territori, che a Caltanissetta potranno trovare le migliori condizioni di qualità della vita, a costi accessibili e con un’offerta formativa di eccellenza.
  • Una Città libera dalle disuguaglianze e dall’emarginazione sociale, fortemente orientata verso le politiche della salute e della prevenzione.
  • Una Città turistica che trasforma una marginale vocazione agricola in un potente motore di sviluppo economico e turistico, valorizzando l’originalità e qualità delle proprie produzioni.
  • Una Città vivibile, con alta qualità urbana, abitativa e dei servizi, fortemente improntata dall’eco sostenibilità di ogni attività pubblica e privata, decorosa e con un alto livello di sicurezza reale e percepita,
  • Una Città virtuosa con un sistema di entrate sostenibili ed a misura di un cittadino contribuente consapevole e non vessato.

Questa è la Città che intendiamo proporvi e vi raccontiamo nei 13 obiettivi che mettiamo in campo e che vogliamo raggiungere e nelle singole azioni che intendiamo realizzare.

Scendi in campo anche tu e dacci la fiducia che questo progetto merita

Grazie.

Walter Tesauro

PROGRAMMA ELEZIONI AMMINISTRATIVE CALTANISSETTA 8/9 GIUGNO 2024

  1. Valorizzazione del ruolo dell’Amministrazione Comunale, quale elemento motore identitario della comunità cittadina e propulsore della crescita del territorio.
  2. Attivazione di politiche di contrasto alla migrazione giovanile attraverso l’incremento dell’offerta formativa accademica, scolastica e ad azioni di miglioramento della qualità della vita sociale giovanile.
  3. Attivazione di politiche del Welfare e del contrasto alle disuguaglianze.
  4. Implementazione di politiche della salute della prevenzione e del benessere attraverso la valorizzazione del ruolo del sindaco quale ufficiale di sanità e della conferenza dei sindaci.
  5. Attivazione di politiche di sostegno per giovani famiglie e comunità educanti.
  6. Riqualificazione, potenziamento ed internazionalizzazione del sistema economico industriale e terziario.
  7. Promozione ai fini della produzione turistica dei valori naturalistici, architettonici, artistici etno-antropologici ed esperienziali, agricoli enogastronomici.
  8. Attivazione di politiche della diffusione della cultura e dei grandi eventi attrattivi.
  9. Implementazione di politiche di rigenerazione e valorizzazione urbana e territoriale, attraverso gli strumenti della pianificazione eco sostenibile.
  10. Riqualificazione del patrimonio e del sistema infrastrutturale dei servizi urbani attraverso l’implementazione di tecniche e tecnologie eco sostenibili.
  11. Implementazione di un sistema del ciclo virtuoso dei rifiuti finalizzato all’eco produzione solidale e alla sostenibilità.
  12. Implementazione di politiche di sicurezza e controllo del territorio ai fini della prevenzione dei reati e del conseguimento del decoro urbano.
  13. Organizzazione, razionalizzazione e sostenibilità per il cittadino del sistema delle entrate comunali– riorganizzazione e riconcettualizzazione della gestione dell’ente comune.

1. VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, QUALE ELEMENTO MOTORE IDENTITARIO DELLA COMUNITÀ CITTADINA E PROPULSORE DELLA CRESCITA DEL TERRITORIO

L’amministrazione Comunale deve attivare e governare il processo di connotazione identitaria della Città, divenendone Ente garante, nonché elemento promotore e coordinatore delle trasformazioni finalizzate alla crescita del territorio.

Azioni

  • Istituzione di una Fondazione composta da Istituzione Pubbliche e da partner istituzionali qualificati, il cui Soggetto promotore è il Comune di Caltanissetta, finalizzata a strutturare e tutelare un “brand” della città di Caltanissetta, fondato sui valori storici, urbanistici ed architettonici, etno-antropologici, agricoli e naturalistici e religiosi, con particolare focus su Settimana Santa e Miniere.
  • Individuazione, censimento e valorizzazione degli elementi materiali ed immateriali della geografia culturale e urbana della Città e istituzione di percorsi guidati, contestualizzati nei periodi storici degli elementi fasici della Città, ai fini didattici e turistici.
  • Istituzione del parco minerario “Virtuale”, interfacciato con le singole testimonianze della etno-antropologia mineraria, così da costituire un viaggio mediatico da destinare alla diffusione internazionale della storia mineraria delle Città, interattivo con le singole esperienze materiali.
  • Istituzione della “Scuola dei Mestieri” finalizzata alla creazione del vivaio formativo di alta qualificazione, strumentale all’alimentazione della “Real Maestranza”.
  • Attivazione di momenti di incontro per agevolare la formazione di comitati e associazioni locali finalizzate all’attivazione di un tessuto sociale attivo, e, attraverso le Consulte già istituite, organizzazione regolare di momenti di incontro e scambio esperienziale con trasposizione dei risultati nelle politiche attive dell’Amministrazione.
  • Strutturazione dell’identità del “Quartiere” quale sintesi di storie, di nodi, di reti, di conformazioni spaziali, attraverso l’ascolto, l’interpretazione del senso comune e la traduzione in scelte, individuando e risolvendo gli elementi di criticità che possono condurre ad una emarginazione e stigmatizzazione.
  • Individuazione e regolamentazione di elementi di auto costruzione degli spazi pubblici per la realizzazione di spazi a verde attrezzato, giochi per i bambini, icone votive, spazi di incontro, disegnando una geografia di pratiche e comportamenti completamente diversi da quella della città imposta.
  • Istituzione di un gruppo di lavoro di sociologi, finalizzato all’intercettazione degli elementi della trasformazione identitaria storica, contribuendo alla creazione della città plurale, ove l’identità della città storica, convive con l’identità della città nuova e con la città multiculturale.
  • Istituzione di un gruppo di lavoro di sociologi e pianificatori per strutturare un algoritmo identitario che metta in relazione lo spazio urbano ed i valori storici, urbanistici ed etnoantropologici per farne indirizzo della pianificazione urbana.

2. ATTIVAZIONE DI POLITICHE DI CONTRASTO ALLA MIGRAZIONE GIOVANILE ATTRAVERSO L’INCREMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ACCADEMICA, SCOLASTICA E AD AZIONI DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA SOCIALE GIOVANILE

I nostri giovani sono il nostro presente, non solo il nostro futuro. Occorre offrire ai giovani spazi fisici per l’aggregazione, spazi di ascolto delle idee, spazi dove sperimentare progettualità. E’ fondamentale investire sia in una Caltanissetta a dimensione di giovane, che in una Caltanissetta incubatore di imprenditoria giovanile. L’amministrazione Comunale deve attivare e governare le politiche di contrasto alla migrazione giovanile, attraverso la promozione ed il coordinamento dell’offerta del servizio scolastico, accademico e del tempo libero.

Azioni

  • Ampliamento dell’offerta formativa dei Corsi Universitarie e dell’Alta Formazione Artistica e Musicale nel Territorio, ed implementazione dei servizi complementari di biblioteca, laboratori, mensa e residenza studentesca.
  • Istituzione, attraverso l’autorizzazione del MUR, di un ITS (Istituto Tecnico Superiore) per arti e mestieri, post diploma, con finalità formative di tecnici altamente specializzati nel campo delle arti e mestieri, tradizionalmente radicati nel territorio.
  • Creazione di un incubatore per l’imprenditoria giovanile per l’assistenza ed il partenariato gratuito nella fase di start up di eventuali iniziative imprenditoriali, artigianali e commerciali.
  • Creazione di una rete inter istituzionale finalizzata alla diffusione, nelle fasce di età giovanili, della Cultura della legalità, della tolleranza, del profitto etico.
  • Implementazione di modelli partecipativi delle fasce di età più giovani, attraverso il sostegno alla costituzione di associazioni.
  • Individuazione e strutturazione di spazi aggregativi al chiuso ed all’aperto, che possano essere utilizzati in attività di dialogo, lettura ed ascolto.
  • Valorizzazione della Biblioteca Comunale, attraverso una ri-funzionalizzazione multimediale, finalizzata a costituirne strumento della diffusione dei saperi e luogo di incontro giovanile.
  • Incentivare l’avvio dell’apertura di locali rivolti ai giovani, con proposte aggregative differenziate, conciliando, in accordo con gli abitanti della zona e le forza dell’ordine, possibilità di aperture fino notte inoltrata.
  • Incentivare, stimolare ed accompagnare gli studenti, che rappresentano la classe dirigente del futuro, a formulare e presentare proposte fattive all’amministrazione, al fine di individuare modelli organizzativi e gestionali della città più moderni, efficienti, ed aderenti al modus vivendi giovanile.
  • Organizzazione, con il contributo degli alunni delle scuole medie inferiori e superiori, di “giornate del racconto”, condotte da narratori di eccellenza, con vissuti singolari e significanti, che in passato hanno offerto un contributo originale alla vita nel nostro territorio.
  • Attivazione di una linea bus nelle ore notturne (bus elettrico) al fine di prevenire gli incidenti stradali e assicurare ai ragazzi, e alle loro famiglie, un rientro sicuro a casa dopo una serata di divertimento.
  • Organizzazione di workshop tematici, convegni e momenti di confronto con esperti e docenti su varie tematiche di interesse del mondo giovanile, ed in particolare:
    • Marketing e Comunicazione Digitale;
    • Green, Turismo e Marketing territoriale;
    • Sport Marketing.
  • Realizzare Innovation Hub, spazio fisico all’interno del quale giovani ricercatori, startup e investitori possano incontrarsi, confrontarsi e illustrare progetti innovativi, stimolando la nascita di una rete costituita tra attori pubblici, investitori privati, università, imprese del territorio e giovani talenti per promuovere la cultura del digitale, lo sviluppo di nuove professioni, favorendo la formazione nel settore ed attraendo nuovi investimenti nel territorio.

3. ATTIVAZIONE DI POLITICHE DEL WELFARE E DEL CONTRASTO ALLE DISUGUAGLIANZE

Nel corso di pochi anni è esponenzialmente aumentata la domanda di servizi da parte di persone e famiglie in situazione di disagio economico e sociale, che vivono fenomeni di marginalizzazione ed esclusione.

A causa delle sempre più esigue risorse pubbliche statali, il comune è percepito dal cittadino come il primo e naturale punto di riferimento. Diritti e inclusione sono una risorsa fondamentale per una città più giusta ed equa, dove tutti i cittadini possano trovare spazio per le proprie aspirazioni.

Azioni

  • Trasformare gradualmente la logica del sussidio economico, in sostegno e accompagnamento al superamento delle difficoltà ed all’autonomia ed indipendenza.
  • Integrazione della programmazione locale con le misure stabilite dai Governi Nazionale e Regionale oltre che alla Unione Europea, da intercettare con tempestività ed efficienza.
  • Attivare un piano strategico di contrasto alla emergenza sociale, che veda il coinvolgimento attivo di tutti gli attori del welfare locale, convenzionali e non, del privato sociale, del terzo settore, delle Chiese cittadine. Il Comune e il Sindaco come veri e propri coordinatori di un sistema cittadino che sappia valorizzare le esperienze e le competenze acquisite.
  • Sostegno economico, sociale e didattico alla famiglia e in particolar modo alle famiglie numerose.
  • Organizzazione degli asili nido comunali affinché costituiscano centralità nelle attività di sostegno alle famiglie con figli minori e l’attuazione di un sistema perequativo che tenga conto delle condizioni economiche familiari nella determinazione delle tariffe dei servizi a domanda.
  • Attivazione nella ricerca di finanziamenti per nuova edilizia scolastica e degli asili nido e per la efficientazione e messa a norma dell’edilizia esistente. Il sistema degli asili nido pubblici dovrà essere efficiente e sussidiario con i soggetti privati del settore, con i quali si cercherà ogni forma di collaborazione utile alla costruzione di un sistema cittadino efficace ed efficiente.
  • Conseguimento dell’effettiva parità nella vita della città, nella fruizione dei pubblici servizi e dei luoghi di lavoro per i diversamente abili fisici e sensoriali, attraverso l’attivazione di un’unità operativa interdisciplinare tra la Direzione dei Servizi Sociali e la Direzione dell’Ufficio Tecnico Comunale.
  • “Caltanissetta città a misura di bambino” per proiettare la città come esempio nazionale dei sistemi di integrazione per fasce anagrafiche. I bambini devono potersi sentire cittadini attivi dell’oggi e non solo del domani e vivere da protagonisti nella Caltanissetta a loro misura. Le esistenti misure di coinvolgimento civico dei bambini dovranno essere rese efficaci ed effettive e non solo testimoniali. Il sistema scolastico primario dovrà essere coinvolto in questo processo e il Sindaco si attiverà affinché, nel pieno rispetto della autonomia scolastica, venga creata una progettualità coordinata e condivisa.
  • “Caltanissetta città per ogni età” con un progetto di cittadinanza attiva per la “terza età”. Il Comune dovrà promuovere uno o più centri diurni comunali quali aree dove i cittadini della terza età, possano svolgere attività di aggregazione, di supporto e di integrazione. Il centro sarà gestito da associazioni non a scopo di lucro, supportate dall’Amministrazione comunale per l’assistenza delle fasce economicamente più deboli; utilizzando gli strumenti per il sostegno al reddito, percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento ed il Servizio Civile.
  • Promozione del progetto “Nonno raccontami una storia” che prevede la costituzione di una scuola materna all’interno dei locali del centro diurno per anziani per educare i bambini al rispetto per gli anziani e recuperare la memoria storica essenziale per lo sviluppo del senso civico nelle generazioni future.
  • Programma di edilizia sociale per concorrere a superare le attuali difficoltà nel vedere realizzato il sogno per molti cittadini della propria prima casa. Il Sindaco si renderà promotore di un coordinamento dei soggetti istituzionali preposti a questi obiettivi primo tra tutti l’IACP e interagirà col Consiglio Comunale per adeguate misure urbanistiche, oltre al censimento degli immobili di proprietà comunale e del loro utilizzo.
  • Istituzione del Garante dell’infanzia e del Garante della Terza Età.

4. IMPLEMENTAZIONE DI POLITICHE DELLA SALUTE DELLA PREVENZIONE E DEL BENESSERE ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEL SINDACO QUALE UFFICIALE DI SANITÀ E DELLA CONFERENZA DEI SINDACI

In ottemperanza della vigente normativa nazionale e regionale il ruolo del Sindaco in ambito sanitario non è un ruolo gestionale ma di attore della lettura dei bisogni di salute dei cittadini, che, devono essere alla base di un piano di indirizzi socio-sanitari frutto di approfondite analisi sociali e, anche mediante la valutazione di dati epidemiologici richiesti alla competente Azienda Sanitaria Provinciale.

Azioni

  • Programma complesso sovra territoriale che concorra alla determinazione del “Piano Attuativo Locale” della ASP. In quanto componente della “conferenza provinciale dei Sindaci sulla sanità” il Sindaco si dovrà rendere promotore di azioni che rendano l’organo coerente con la attuale normativa, al fine di garantire la correttezza amministrativa degli atti e delle azioni.
  • Valutazione dell’operato del management sanitario, anche grazie a specifiche professionalità individuate tra il personale comunale o mediante collaborazioni esterne. L’istituzione in dotazione organica di personale e relativi uffici, anche integrati con i servizi sociali, è ritenuta indispensabile e per ciò si proporrà al Consiglio Comunale, in piena collaborazione e reciprocità di ruoli e funzioni, di adottare i provvedimenti necessari. Non essendo il Comune dotato di personale sanitario e/o con specifiche competenze all’uopo, in sede di individuazione dei medici competenti per la sicurezza del personale comunale, potrà prevedersi anche una valutazione delle conoscenze e competenze in materia di programmazione sanitaria, socio-sanitaria e controllo.
  • Il Sindaco sarà promotore in sede cittadina, provinciale e regionale della piena attuazione delle leggi che attribuiscono alle Autonomie Locali funzioni fondamentali nella programmazione sanitaria e nel controllo del raggiungimento degli obiettivi a tutela del diritto costituzionalmente garantito della salute per tutti i cittadini, come ad esempio la “Conferenza permanente sulla sanità”, organo della concertazione regionale tra Regione Siciliana e sistema delle Autonomie Locali.
  • Coinvolgimento del Consiglio Comunale e della specifica commissione consiliare nel perseguimento dei suddetti obiettivi.
  • Il Comune di Caltanissetta si doterà di un piano emergenziale, per quanto di propria competenza, per situazioni straordinarie di carattere sanitario o ambientale.
  • Potenziamento dei servizi comunali di prevenzione ed igiene. – Potenziamento dei servizi di assistenza sociale e del personale (educatori, assistenti sociali, …) non tutti conoscono il principio dell’ISEE socio-sanitario che mette a disposizione numerosi contributi a favore dei soggetti disagiati, ad esempio per il sostentamento delle quote alberghiere in seno alle RSA.
  • Rilanciare, nell’ambito delle competenze dell’Amministrazione una nuova capacità di programmazione socio-sanitaria e una nuova politica finalizzata alla prevenzione e alla promozione del benessere sociale e della salute delle persone, delle famiglie e dei cittadini.
  • Esercitare appieno il ruolo e le funzioni di programmazione, controllo, corresponsabilità nel governo della sanità che competono al Comune, considerando che il Sindaco è anche il titolare delle funzioni di tutela sociosanitaria e del diritto alla salute per i suoi cittadini.
  • Rafforzare il rapporto collaborativo con l’ASP locale con le sue strutture gestionali apicali, con i sindacati di categoria, con le associazioni professionali, con il volontariato.
  • Implementazione protocolli di intesa tra Comune e ASP per la lotta al randagismo, attraverso il potenziamento delle sterilizzazioni.
  • Individuazione di un’area per la creazione del cimitero degli animali di piccola taglia.
  • Politiche di sensibilizzazione all’adozione degli animali di piccola taglia.
  • Inasprimento delle sanzioni per deiezioni su suolo pubblico e, in generale, per l’evasione di tutte le misure prescritte dalla legge per la sicurezza pubblica.

ATTIVAZIONE DI POLITICHE DI SOSTEGNO PER GIOVANI FAMIGLIE E COMUNITÀ EDUCANTI

La famiglia è la prima agenzia educativa ma lo scenario attuale evidenzia la criticità delle condizioni di vita di una parte consistente delle famiglie, in un contesto caratterizzato dal ristagno dei redditi disponibili e dell’incremento strutturale della quota di minori in condizioni di povertà relativa, l’inadeguatezza delle politiche di conciliazione fra lavoro di cura e lavoro nel mercato, la bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro, l’allungamento dei tempi di dipendenza familiare dei giovani, il peso crescente per le famiglie delle situazioni di non autosufficienza, una mobilità sociale pressoché bloccata, un tasso di natalità fra i più bassi. Occorre quindi puntare sulle famiglie e sulle giovani famiglie.

Azioni

  • Progetto “comunità educante”, una aggregazione di Enti che si prenda cura dell’educazione e collabori con le scuole per supportare e sviluppare nuovi modelli educativi; un laboratorio sociale, una comunità di partecipazione democratica, in collaborazione con il territorio, per ampliare le opportunità di apprendimento e crescita personale. È essenziale combattere la dispersione scolastica migliorando la cooperazione tra le istituzioni scolastiche e i servizi sociali, nell’ottica di tutelare i quartieri svantaggiati e gli studenti di queste scuole, riconoscendo che l’uguaglianza significa dare di più e meglio a chi ha meno, al fine di ridurre il divario iniziale tra gli studenti.
  • Progetto “Scuola aperta” che svolga le funzioni di centro civico: un luogo fisico in grado di offrire stimoli culturali – e non solo – a chi non ha nessuna opportunità; una scuola che dovrà far ricorso ai sistemi di videosorveglianza, a tutela del suo patrimonio, che vuole ricostruire dei valori condivisi. La scuola aperta non deve essere un semplice prolungamento di orario, ma un’occasione per ripensare la didattica, per riportare a scuola i genitori (soprattutto quelli delle aree disagiate) perché solo un’azione sul nucleo familiare potrà modificare le condizioni di partenza diseguali; insomma, una Scuola in grado di garantire a bambini ed adolescenti un ventaglio di attività pomeridiane da realizzare con il contributo del volontariato e dell’associazionismo; una Scuola, fondata su un “patto con il territorio”, che deve diventare un luogo aperto a tutti i cittadini, una Scuola, dunque, intesa come fattore di crescita e di uguaglianza.
  • Istituzione di un fondo di aiuto alle madri in gravidanza difficile.
  • Predisposizione di politiche di sostegno e tutela per la famiglia sia dal punto di vista valoriale/antropologico/culturale che dal punto di vista amministrativo e fiscale (famiglia come soggetto fiscalmente riconosciuto, quoziente familiare, Fattore Famiglia, ecc.), con particolare attenzione alle famiglie numerose e al sostegno alla natalità.
  • Impegno per il raggiungimento di una vera libertà educativa in capo alla famiglia, con contrasto alla diffusione della pornografia e della cultura dello sballo. Iniziative formative in materia di contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica e sostegno dei centri contro la violenza nei confronti delle donne.
  • Istituzione del Polo territoriale per le famiglie: uno spazio strutturato che ha come obiettivo principale il sostegno educativo/relazionale alle famiglie, volto a supportare, anche in una dimensione preventiva, la promozione del benessere delle famiglie. E’ un servizio finalizzato alla promozione delle competenze genitoriali incentivando tutti i processi che facilitano o sostengono le relazioni familiari.
  • Azioni di sostegno educativo e percorsi formativi teorici/pratici rivolte ad adolescenti che vivono in contesti sociali, familiari e personali di maggiore svantaggio, a forte rischio di incollocabilità nel mercato del lavoro, esclusi dalla formazione scolastica.
  • Progetto di Autonomia Guidata dedicato all’accoglienza temporanea in soluzioni abitative specifiche, mediante la realizzazione di azioni in grado di recuperare e/o consolidare competenze sociali e lavorative e di attivare percorsi emancipativi per il raggiungimento di un sufficiente grado di autonomia.

5. RIQUALIFICAZIONE, POTENZIAMENTO ED INTERNALIZZAZIONE DEL SISTEMA ECONOMICO INDUSTRIALE, TERZIARIO

In questo particolare momento storico, caratterizzato da grandi trasformazioni economiche e sociali, occorre puntare sinergicamente al rilancio economico e sociale di un territorio che necessita di ritrovare una propria identità e perseguire uno sviluppo sostenibile, intercettando le opportunità che la trasformazione digitale e la transizione ecologica possono rappresentare in termini di sviluppo economico

Azioni

Agricoltura

  • Incentivare, in sinergia con altri Enti, lo sviluppo dell’agricoltura di qualità, le colture biologiche e quelle tipiche della nostra terra e proseguire con l’istituzione delle De.Co. (Denominazione Comunale di Origine) a tutela dei prodotti tipici del territorio ma sempre meno “rintracciabili”.
  • Promuovere una politica di filiera interna, per prodotti di qualità, competitiva sul mercato siciliano per i prodotti sementi, semole e pasta, con gli operatori del settore con società leader per la produzione di materie prime ad utilizzo del rilancio nel settore.
  • Affidamento ai privati, con particolare attenzione ai giovani, delle aree comunali per l’insediamento di imprenditori agricoli e del turismo rurale.
  • Fare in modo con iniziative che coinvolgano i privati di salvaguardare i marchi e i locali storici della città.
  • Rilanciare efficacemente i prodotti tipici nisseni, sostenendo la partecipazione delle aziende produttrici ad eventi e fiere nazionali ed internazionali.
  • Promuovere una politica di filiera interna, per prodotti di qualità, competitiva sul mercato siciliano per i prodotti sementi, semole e pasta, con gli operatori del settore con società leader per la produzione di materie prime ad utilizzo del rilancio nel settore.
  • Rilancio del mercato ortofrutticolo attraverso partnership con mercati del nord Italia.
  • Istituzione di un consorzio zootecnico di tutela per la salvaguardia delle razze autoctone.

Commercio, centro storico

  • Promozione del “Piano di programmazione economica e commerciale” che dia prospettive a nuove iniziative imprenditoriali.
  • Attivazione di campagne promozionali per sostenere i commercianti locali attraverso un’opera di fidelizzazione della clientela al fine di evitare la continua migrazione dei nisseni per lo shopping verso i centri commerciali.
  • Istituzione di un albo delle cosiddette “Botteghe storiche” che possano costituire la memoria commerciale e artigianale della città prevedendo per esse adeguati incentivi ed iniziative.
  • Incentivazioni ed agevolazioni affinché che tutti gli uffici regionali ormai presenti solo in periferia possano tornare in centro storico.
  • Acquisire l’immobile della Banca d’Italia per destinazioni pubbliche.
  • Risignificare il mercato storico della “Strata Foglia”, con azioni incentivanti, rendendolo luogo privilegiato per il commercio dei beni di prima necessità.
  • Affittare le vetrine dei negozi chiusi in centro storico e metterle a disposizione degli artigiani che producono manufatti di pregio.
  • Sostenere il progetto di albergo diffuso in centro storico.
  • Incentivare lo start-up di nuovi esercizi commerciali, riducendo la burocrazia, semplificando regolamenti comunali e premiando i comportamenti virtuosi.
  • Organizzare mostre mercato a cadenza periodica riguardanti il food, i prodotti biologici ma anche i mobili antichi, auto e moto, pezzi di ricambio, abbigliamento, libri, animali di piccola taglia etc…).
  • Emanare apposito bando per la concessione di un contributo a fondo perduto finalizzato alla riduzione dei canoni di locazione dei locali commerciali che insistono nel centro storico della nostra città per incentivare, da un lato, la creazione di una nuova impresa e/o l’apertura di una nuova unità locale e dall’altro per incentivare la locazione dei troppi locali commerciali sfitti che insistono nel centro storico della nostra città.
  • Rivalutazione e snellimento Progetto parco mondiale dieta mediterranee utilizzando i canali politici regionali e nazionali.
  • Implementare iniziative di social housing per ii ripopolamento del centro storico, offrendo alloggi con buoni o ottimi standard di qualità, a canone calmierato, che non superi il 25%-30% dello stipendio.

Sviluppo, imprenditoria, artigianato

  • Incentivare il rilancio dell’economia, sfruttando e valorizzando la centralità della città.
  • Istituire l’Agenzia per lo Sviluppo, un ufficio specifico che abbia non soltanto il compito di reperire fondi pubblici per la realizzazione delle opere strutturali ma anche quella di assistere il mondo delle imprese. Attraverso l’Agenzia di Sviluppo si monitoreranno anche e soprattutto i bandi comunitari diretti che costituiscono la parte più corposa della dotazione finanziaria pubblica.
  • Sostenere le corporazioni artigiane che hanno costituito la colonna vertebrale della nostra città, e l’hanno sostenuta fino ad oggi, quelle famiglie che attualmente rappresentano la nostra anima e che sono orgogliosamente in prima fila durante la Settimana Santa.
  • Investire sulla Cultura dell’hospitality e del Tourism Managment, esaltando la cultura dell’accoglienza e predisponendo offerta di formazione specifica e professionale nei confronti di tutto il personale che vive di turismo gestendo lavorando in strutture alberghiere, bar, ristoranti, lidi, pizzerie e attività commerciali in genere.
  • Attrarre investimenti produttivi sul territorio rendendo le nostre aree appetibili con riduzioni significative di tasse ed oneri intensificando la partecipazione a rassegne di carattere nazionale e internazionale e diffondendo la conoscenza di un portale che offre agli operatori il quadro aggiornato delle opportunità di investimento.
  • Potenziare lo “Sportello Unico per le Attività Produttive” finalizzato allo snellimento e all’espletamento delle pratiche burocratiche, nonché allo studio delle potenzialità del territorio, all’elaborazione di proposte di sviluppo e facilitazioni per l’accesso al credito. In esso dovranno essere concentrate, specie per il settore artigianale, tutte le autorizzazioni. Allo Sportello Unico dovrà essere garantito un facile accesso anche dal punto di vista logistico e l’impostazione e la funzionalità dello stesso dovranno essere garantiti da un’organizzazione moderna e professionale.
  • Assistenza continua agli artigiani. Nell’ambito delle attività dello Sportello Unico per le Attività Produttive si svilupperà un particolare front-office che darà informazioni, assistenza tecnica e amministrativa gratuita a tutti gli artigiani. Gli stessi saranno informati direttamente su iniziative comunali, emissioni e pubblicazioni di bandi per finanziamenti e tutto quello che riguarda l’attività dell’artigiano che molto spesso resta all’oscuro delle agevolazioni che esistono a suo favore.
  • Attivare una politica del credito in accordo con gli istituti bancari, per realizzare uno specifico sostegno alle imprese operanti sul territorio finalizzato a realizzare progetti di sviluppo imprenditoriale.
  • Collaborare e possibilmente investire in attività di formazione finalizzate all’acquisizione o al consolidamento, sia da parte del personale dipendente che per i cittadini, al fine di trasmettere competenze nelle tecnologie rilevanti, per la realizzazione del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal piano “Transizione 5.0”, così da favorire lo sviluppo nel nostro territorio di nuove competenze e nuove opportunità di crescita e sviluppo, anche grazie alle opportunità poste in essere dall’avvio della Zes Unica.
  • Creazione di un’area fieristica espositiva, con gli altri enti, pubblici e privati, magari sfruttando i siti già disponibili, che vogliano investire in un’operazione che merita grande attenzione e a cui bisogna dedicare energie quantitativamente elevate e qualitativamente di prim’ordine.

6. PROMOZIONE AI FINI DELLA PRODUZIONE TURISTICA DEI VALORI NATURALISTICI, ARCHITETTONICI, ARTISTICI ETNO ANTROPOLOGICI ED ESPERIENZIALI AGRICOLI ENOGASTRONOMICI

Il turismo culturale è uno dei rami più dinamici dell’industria del turismo moderno.

Caltanissetta ha una vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica ancora inesplorata, che può offrire esperienze significative ai turisti e può essere forza di un percorso identitario e di crescita economica per i nisseni.

Azioni

  • Promozione delle identità locali attraverso la riscoperta di sapori, lavorazioni e culture enogastronomiche nissene.
  • Creazione ed inserimento nel catalogo regionale dei percorsi green, di trekking e trac bike di scoperta di luoghi naturalistici come Riserva di Capodarso, Garlatti, Turolifi.
  • Sostegno della promozione di collaborazioni tra realtà di hospitality e produzioni agricole, vinicole, di apicultura e casearie del territorio per offrire di attività di turismo esperienziale.
  • Promozione di esperienze di turismo sostenibile di scoperta della filiera del pane, della filiera del vino, della filiera dell’olio e della filiera del torrone.
  • Sostenere il recupero urbano attraverso murales artistici che possano inserire Caltanissetta nel panorama nazionale della Street art.
  • Valorizzazione dei Musei del territorio e dei percorsi culturali che insistono sul territorio.
  • Acquisizione da parte del Comune della zona “Parco Antenna”, in collina Sant’Anna, al fine di riconvertirla in spazio polivalente a piena fruibilità della comunità.
  • Digitalizzazione dei servizi turistici e promozione del patrimonio culturale. per promuovere, valorizzare e mettere in rete il patrimonio culturale della città di Caltanissetta. con finalità divulgative e promozionali.
  • Partecipare, coinvolgendo Curia Vescovile, Associazioni degli Albergatori, Associazione della Real Maestranza, Soprintendenza e ogni Ente e/o Associazione che si occupa di manifestazioni sacre, turismo ma anche della valorizzazione dei monumenti e dei musei nella nostra città alla borsa del turismo religioso ed alla BIT Borsa del Turismo
  • internazionale che si svolgono con cadenza annuale.
  • Creare dove possibile una rete di piste ciclabili e percorsi di running.
  • Realizzare il parco urbano a monte di Via Rochester; aumentare le piantumazioni, con presenza di piante autoctone, nell’area urbana.
  • Sostenere la vita aggregativa attraverso manifestazioni enogastronomiche, culturali e sportive capaci di vivacizzare il territorio, sfruttando con atti concreti la centralità di Caltanissetta.
  • Rilanciare efficacemente i prodotti tipici nisseni, sostenendo le aziende produttrici nella promozione, negli eventi, nelle fiere e nelle manifestazioni di interesse nazionale e internazionale.
  • Creare un itinerario turistico spirituale, storico, artistico, culturale e rurale, alfine di valorizzare e fare conoscere le feste patronali, i pellegrinaggi, le immagini sacre nel vissuto quotidiano fra arte e devozione, le testimonianze del culto dedicato a San Michele.
  • Promuovere una strategia integrata e congiunta di promozione e sostegno della commercializzazione dei prodotti legati alle realtà rurali locali.
  • Creazione di un CRAS (Centro Recupero Fauna Selvatica).
  • Individuazione di ulteriori aree verdi per la ricreazione degli animali da compagnia, con spazi anche dedicati alle loro attività̀ motorie.

7. ATTIVAZIONE DI POLITICHE DELLA DIFFUSIONE DELLA CULTURA E DEI GRANDI EVENTI ATTRATTIVI

La realizzazione di grandi eventi non va considerata come fenomeno di mero consumo e intrattenimento, al contrario rappresenta un elemento aggregante di una società e contribuisce al suo benessere.

Investire risorse negli eventi, sia direttamente sia attraverso il sostegno alle iniziative che partono dalle associazioni, è fondamentale per lo sviluppo di una comunità e per la valorizzazione del territorio.

Inoltre, la predisposizione di un calendario di piccoli e costanti eventi a tema ed a cadenze fisse, consente di fidelizzare gli avventori e coinvolgere strategicamente più punti della città.

Azioni

  • Valorizzazione del Teatro Margherita con rassegne di alto profilo.
  • Incentivare, soprattutto semplificando la burocrazia e l’organizzazione, gli eventi a contenuto musicale.
  • Efficientare la comunicazione attraverso l’istituzione di un ufficio di programmazione turistica funzionale nei suoi compiti di gestione del sito, pagine social, programmazione degli eventi, comunicazione, mappatura dei servizi a disposizione di cittadini e turisti, e contatti con gli albergatori.
  • Massimizzazione dei nuovi canali per poter comunicare un’immagine di Caltanissetta fresca e giovanile, con proposte per tutte le età, con costi contenuti. L’intera offerta turistica locale deve essere a portata di smartphone, con un portale che possa illustrare velocemente e semplicemente tutto ciò che può servire nel nostro territorio.
  • Aumento della visibilità sui grandi scenari turistici nazionali e internazionali, ad esempio la BIT (Borsa Italiana del Turismo) di Milano, ove ad oggi Caltanissetta è sostanzialmente assente.
  • La Settimana Santa è l’evento per eccellenza di Caltanissetta, l’obiettivo è un modello turistico sostenibile che faccia leva sulla creazione di un sistema coordinato dell’accoglienza, che coinvolga il commercio e la cultura e che si basi sulla capacità di valorizzare il territorio con azioni di marketing attivo a livello nazionale e internazionale promosso dal Comune. Il turismo religioso durante la Settimana Santa è un’opportunità, permette la costruzione di progetti identitari attorno ai quali convogliare la partecipazione e l’orgoglio dei cittadini.
  • Un progetto di accoglienza turistica e culturale incentrato sugli eventi implica necessariamente il miglioramento della qualità della vita locale, la salvaguardia e la manutenzione del territorio, l’efficienza dei servizi e delle infrastrutture, la conservazione del patrimonio naturale e culturale, la promozione di una maggiore consapevolezza rispetto al valore dei nostri beni naturali, culturali.

8. IMPLEMENTAZIONE DI POLITICHE DI RIGENERAZIONE E VALORIZZAZIONE URBANA E TERRITORIALE, ATTRAVERSO GLI STRUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE ECO SOSTENIBILE

L’Amministrazione comunale di Caltanissetta deve porsi quale obiettivo strategico la redazione del nuovo Piano Urbanistico Generale Comunale PUG, riconoscendo a tale strumento il ruolo di sintesi delle strategie di conservazione, valorizzazione e rinnovamento della città, ricercando la migliore coerenza tra i vari aspetti pianificatori (insediativi, architettonici, produttivi, sociali, ambientali, ecc.), tenendo in considerazione le aspettative diverse delle varie componenti sociali ed economiche interessate.

In tale direzione attiva percorsi di urbanistica partecipata destinati non solo agli stakeholder istituzionalmente predefiniti, ma attraverso strumenti narrativi semplici, alla più ampia possibile platea di ascolto, fino ad interessare il singolo cittadino.

Anche in ragione delle evolventi dinamiche normative in ordine ai processi di coesione territoriale tra enti contermini, la struttura progettuale del nuovo PUG dovrà affrontare il tema della pianificazione urbanistica, non solo nella consueta e tradizionale scala comunale, più rappresentativa dei processi di sviluppo della città, ma anche a scala sovracomunale, esplicitando quindi una visione pianificatoria estesa alle realtà contermini che interagiscono e dialogano con la città di Caltanissetta.

Tale impostazione è altresì determinata dalla opportunità, di affrontare contestualmente ai temi urbanistici del nuovo PUG, anche quelli territoriali e programmatici Piano Urbano della Mobilità (PUM) della città di Caltanissetta e dei Comuni contermini, che dovrà svilupparsi, anche in ragione alle sfide di razionalizzazione cui ci obbligano le normative ambientali e sulla spending rewiew parallelamente al PUG stesso; da questo il PRG dovrà coerentemente assorbire elementi e aspetti per inquadrare in modo organico la mobilità, l’accessibilità e l’infrastrutturazione del territorio e viceversa.

Il piano dovrà avere un sicuro effetto sul territorio più per quel che propone, che per quello che interdice, banalizzando il sistema dei divieti e assurgendo il sistema vincolistico, a protezione del sistema “valoriale” individuato nelle singolarità del territorio amministrato.

Un piano di carattere meramente “difensivo” non ha più ragion d’essere, dato che sempre più emerge la necessità che il piano abbia caratteristiche atte a risolvere problemi, con interventi fattibili e credibili sotto il profilo gestionale.

Ne è esempio il risultato di spopolamento e degrado del centro storico cittadino, interessato nel tempo da strumentazione certamente difensiva, che per i tempi di gestazione ed attuazione degli strumenti urbanistici non ha avuta la opportunità di adeguarsi alle normative ed agli eventi sopravvenuti, con l’evidente risultato che le risorse che sullo stesso potevano essere concretamente investibili da parte di stakeholder pubblici e privati, hanno interessato le aree contermini al nucleo urbano consolidato, provocando un aumento della superficie edificata ed urbanizzata della città, dei costi della stessa a parità di carico fiscale, attesa la stasi della dinamica demografica, senza che ai predetti fenomeni sia corrisposto un sincronico e parallelo aumento della qualità urbana.

Compito del piano sarà dunque quello:

  1. di individuare i progetti strategici prioritari, che dovrebbero essere sottoposti ad un livello progettuale tale da poter ottenere, qualora se ne presenti l’opportunità, i relativi finanziamenti;
  2. di prevedere ulteriori progetti di opere pubbliche, in un quadro di sostenibilità ecologica ed economica.

Gli obiettivi primari sono:

  • Minimo consumo di nuovo suolo agricolo.
  • Recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico degradato.
  • Miglioramento della qualità urbana dei nuclei e dei poli urbani.
  • Miglioramento dell’accessibilità al territorio, sia dal punto di vista della mobilità che dell’attrazione/attrattività di funzioni e luoghi.
  • Realizzazione di edilizia sostenibile a basso impatto ambientale ed a ridotto consumo energetico.
  • Tutelare il patrimonio agricolo e naturale.
  • Migliorare la qualità urbana dei quartieri.
  • Riqualificare le attività produttive esistenti e quelle dismesse/dismettibili.
  • Promuovere l’insediamento di funzioni produttive – commerciali in aree infrastrutturate.
  • Valorizzare e promuovere il sistema commerciale del Centro Città.
  • Migliorare la mobilità.

Azioni

  • Internalizzare nella programmazione il tema dell’approvvigionamento energetico sostenibile, con la condivisione partecipata delle scelte strategiche per il futuro del territorio, anche a livello sovracomunale.
  • effettuare attività di monitoraggio del patrimonio edilizio della Città, al fine di individuare i contesti da interessare a operazioni di recupero edilizio ed urbanistico finalizzate al contenimento del consumo del suolo.
  • riqualificazione e ripopolamento del centro storico, partendo dal recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico versante in condizioni emergenziali.
  • introdurre meccanismi di sgravio e premianti per le ristrutturazioni e locazioni nel centro storico e per la dotazione degli edifici di fonti di energia rinnovabili e presidi per il risparmio energetico, nonché per incentivare il decoro urbano.
  • Individuazione delle zone di recupero e da interessare ai piani di recupero dove sarà possibile espropriare approvati i relativi piani, permettendo la realizzazione di più concretamente realistici interventi di ristrutturazione urbanistica con sostituzione del patrimonio edilizio di scarsa rilevanza e valorizzazione delle testimonianze di interesse storico architettonico e soddisfazione del fabbisogno abitativo con recuperi del costruito evitando ulteriore consumo di suolo nell’inedificato.
  • Riqualificazione del patrimonio urbanistico ed edilizio sia da parte dell’iniziativa pubblica che privata, incentivato dalla “certezza del diritto” che connota gli strumenti pianificatori da porre in essere.
  • Individuazione dell’intero Centro Storico e di quartieri periferici degradati come zona da interessare a “Rigenerazione Urbana”.
  • Realizzazione di interventi a grande rilevanza finanziaria negli spazi dell’identità urbana e nell’infrastrutturazione dei parcheggi e della mobilità al fine del miglioramento delle condizioni fruitive e della qualità della vita.
  • Riqualificazione del sistema dei parchi naturalistici e valorizzazione delle singolarità naturalistiche e culturali del territorio comunale.
  • Realizzazione di interventi abitativi di qualità finalizzati al ripopolamento di differenti fasce sociali della popolazione invertendo i fenomeni di segregazione sociale e ghettizzazione in atto.
  • Individuazione di interventi strutturali per la pedonalizzazione del Centro Storico per la risignificazione del tessuto viario con funzioni prevalentemente pedonali.
  • Riduzione dei consumi energetici e dell’inquinamento nell’edilizia attraverso:
  • utilizzo delle Tecnologie per le fonti energetiche rinnovabili (biomasse, geotermia, fotovoltaico, solare termico, micro eolico);
  • utilizzo dell’approccio bioclimatico nella progettazione e nello specifico orientamento, soleggiamento e ombreggiamento, ottenuto con barriere “verdi”, ventilazione naturale;
  • l’isolamento dell’involucro edilizio finalizzato alla riduzione dei consumi energetici;
  • l’efficienza degli impianti (riduzione dei consumi a parità di prestazione).
  • l’uso razionale della risorsa idrica Il corretto utilizzo della risorsa idrica, costituisce un elemento che si ritiene debba essere oggetto di integrazione nella potestà regolamentare, con l’adozione di norme cogenti che obblighino all’utilizzo di tecnologie in grado di riusare l’acqua piovana per usi secondari, e/o di consentire una elevata permeabilità dei terreni. L’integrazione avrà come obiettivo correlato la diminuzione dei carichi nelle condotte acque bianche, rimaste aliene dalla gestione del S.I.I. ed insufficienti alle portate cui sono state interessate dallo sviluppo edilizio;
  • utilizzo di materiali bioecologici. La scelta di materiali e prodotti sulla base di un eco bilancio, che confronta tra loro i prodotti valutandone i diversi impatti ambientali prodotti in tutte le fasi del ciclo di vita deve essere oggetto di disposizione regolamentare con funzioni di indirizzo da parte dei progettisti, tenuti alla redazione della relazione sulla valutazione degli impatti ambientali (eco bilancio). In tale contesto dovranno privilegiarsi le scelte dei materiali a Km 0 di nota provenienza, scegliendo quelli estratti e prodotti nello stesso ambito eco regionale (definito come un’area geograficamente omogenea), secondo il principio della filiera corta già applicata per i prodotti alimentari;
  • partecipazione. Nell’ambito della potestà regolamentare andranno individuati i casi (per esempio interventi di grande impatto areale o opere pubbliche o private il cui impatto sul tessuto naturale, antropico e socio economico sono rilevanti) e nelle forme compatibili con ogni disposizione di rango superiore, andrà implementata l’attività di coinvolgimento degli attori del processo edilizio e di condivisione del progetto con i futuri abitanti, in modo tale da favorire l’integrazione del manufatto nella comunità;
  • Riciclo e riuso. La relazione dell’eco bilancio, nel rispetto dei principi fondamentali nella pratica della sostenibilità, riferiti sia al singolo materiale che all’intero manufatto, dovrà contenere le scelte ragionate nel contesto delle quali, ove compatibili con la natura e destinazione del manufatto, che dovranno orientarsi verso i sistemi di costruzione “a secco” attraverso l’uso di elementi modulari, in relazione alla suscettibile possibilità di riuso al termine del ciclo di utilizzo degli edifici, conseguendo, l’obiettivo del limitare il consumo di suolo e di materie
  • prime. In tal senso nell’ambito della potestà regolamentare, si ritiene possano essere introdotte delle forme di
  • primalità, con deroga nel rispetto dei parametri volumetrici e di superficie per i manufatti di cui sia argomentato
  • e comprovato l’uso delle predette tecniche.

Attuazione di interventi di Rigenerazione Urbana, ovvero:

  • La riqualificazione dell’ambiente costruito, attraverso il risanamento del patrimonio edilizio ed urbanistico e degli spazi pubblici finalizzato alla garanzia della tutela e valorizzazione del medesimo, nei sui aspetti storico culturali, paesaggistici ed ambientali.
  • La riorganizzazione dell’assetto funzionale delle porzioni di territorio e città interessate attraverso il recupero e la realizzazione di opere di urbanizzazione, spazi di pubblica fruizione, prevedendone, oltre che la realizzazione, anche le modalità di gestione.
  • L’internalizzazione nel processo di rigenerazione degli indirizzi progettuali e tecniche della Green Economy nei processi di risanamento dell’ambiente urbano attraverso la creazione di infrastrutture ecologiche quali reti verdi e blu finalizzate all’incremento della bio diversità nell’ambiente urbano, sentieri didattici e museali, percorsi per la mobilità pedonale e ciclabile, spazi aperti ad elevato gradi di permeabilità, l’uso di fonti energetiche rinnovabili e l’adozione di criteri di sostenibilità ambientale e risparmio nella creazione di opere edilizie).
  • La materializzazione di azioni di contrasto all’elusione sociale per mezzo della previsione di una molteplicità di funzioni ed interventi nel campo, abitativo, socio sanitario, educativo, culturale, della formazione, dell’occupazione e dello sviluppo.
  • La catalisi della partecipazione e confronto tra i Cittadini e le Istituzioni sui processi di Rigenerazione, anche attraverso l’istituzione di Urban Center che diventino luoghi di confronto tra gli attori economici, sociali e culturali implicati o interessati a detti processi.

9. RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO E DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE E DEI SERVIZI URBANI ATTRAVERSO L’IMPLEMENTAZIONE DI TECNICHE E TECNOLOGIE ECO SOSTENIBILI

Il traffico veicolare, caratterizzato da flussi ingenti, da domanda sproporzionata di sosta su strada, velocità sostenute e congestione, presenta ricadute negative sull’ambiente urbano e sulla qualità della vita dei cittadini. Esso si è appropriato della maggior parte dello spazio pubblico, sottraendolo alla mobilità non motorizzata e alle attività che tradizionalmente vi si svolgevano; ha ridotto in modo inammissibile l’accessibilità e la sicurezza; inoltre, generando calore residuo e inquinamento atmosferico, acustico e visivo, contribuisce ad aggravare il fenomeno dell’isola di calore e a diminuire il comfort dei cittadini.

Infine, con la sua invasività diminuisce anche la qualità percettiva del paesaggio urbano.

È evidente come la riorganizzazione della mobilità sia divenuta una questione prioritaria.

La riqualificazione energetica del parco immobiliare pubblico e privato rappresenta una delle principali leve per la riduzione delle emissioni ed è stata individuata nel Green Deal europeo come un’iniziativa chiave per promuovere l’efficienza energetica e raggiungere gli obiettivi del programma.

Nella Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” si evidenzia il componente “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici” che prevede investimenti per più di 11 miliardi di Euro e si articola in tre linee progettuali d’investimento che devono essere sfruttate nel territorio nisseno

  • Efficientamento edifici pubblici
  • Piano di sostituzione di edifici scolastici
  • Riqualificazione energetica.

Azioni

  • Razionalizzazione e ottimizzazione del sistema esistente dei collegamenti regionali e del TPL al fine di preservarlo, rendendolo finanziariamente sostenibile e sviluppando una maggiore sinergia ferro – gomma, evitando le sovrapposizioni di servizio attraverso l’individuazione specifica della “missione” di ciascuna modalità ed avvio delle procedure di gara per l’assegnazione dei servizi.
  • Adozione di programmi di riconversione ecosostenibile del TPL urbano in coerenza con le Smart cities e Smart communities.
  • Sostegno allo sviluppo di modalità complementari a supporto ed integrazione del TPL e promozione della mobilità sostenibile e ciclabile.
  • Realizzazione dei sistemi di tariffazione integrata e bigliettazione elettronica.
  • Promozione dei servizi di info-mobilità anche a supporto della domanda turistica.
  • Allestimento, in project financing di un piano di realizzazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
  • Dotazione di parco progetti per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio comunale.
  • Incentivazione alla dotazione di sistemi di teleriscaldamento degli edifici scolastici e del patrimonio edilizio comunale.
  • Incentivazione alla diffusione ed uso di tecnologie digitali per la fruizione dei servizi anagrafici, tecnici, tributari e sociali comunali, anche attraverso l’implementazione di in sistema in rete che costituisca quale nodi le sedi dei corpi
  • intermedi (patronati, associazioni, comitati di quartiere, etc.).

10. IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA DEL CICLO VIRTUOSO DEI REIFIUTI FINALIZZATO ALLA ECO PRODUZIONE SOLIDALE ED ALLA SOSTENIBILITÀ

Nell’ottica della chiusura del “ciclo dei rifiuti” e dell’“economia circolare”, al netto dell’efficientamento dei sistemi di raccolta, e del potenziamento, già in atto, della raccolta differenziata, è indispensabile riuscire a “valorizzare” i rifiuti, cioè riuscire a ricavarne tutto ciò che può essere ancora utilizzato, in aderenza al contesto urbanistico, alla tipologia edilizia, ai modelli di consumo di ciascun insediamento civile, al livello culturale, alle condizioni fisiche o mentali dei cittadini. L’Amministrazione si impegnerà a proseguire il processo di raccolta differenziata che ad oggi incontra ancora diversi ostacoli.

Azioni

  • Rivalutazione di un progetto già autorizzato dalla Regione Sicilia con decreto n 604 del 2020, che prevede la realizzazione di un impianto di compostaggio della portata di 27.000 tonnellate annue destinate al territorio per la parte Nord Provincia, per la trasformazione del rifiuto organico in composto organico da poter riutilizzare in agricoltura.
  • L’impatto avrebbe ricadute positive sul territorio, in quanto permetterebbe di realizzare un impianto industriale in una zona carente, generando un indotto non indifferente, soprattutto in termini di posti di lavoro in un territorio ad alta densità di disoccupazione.
  • Attivare prassi di prevenzione dei rifiuti attraverso la diffusione nel territorio comunale di buone pratiche operative attraverso un sistema incentivante di natura fiscale e formativa per favorire da parte dell’industria del commercio e del terziario, dell’adozione di misure procedurali, amministrative o istituzionali per la prevenzione dei rifiuti (manutenzione e gestione dei magazzini e delle scorte).
  • Attivare prassi di riuso e riutilizzo dei prodotti, attraverso un sistema incentivante di natura fiscale e formativa dell’uso di prodotti progettati per essere manutenuti e non smaltiti a seguito del deterioramento piuttosto che provvedere alla sua riparazione.
  • Attivare un sistema produttivo sostenibile attraverso un sistema incentivante di natura fiscale e formativa, che segua i principi dell’economia circolare attraverso l’incentivazione:
  • all’uso di beni e mezzi interessati a progettazione, fabbricazione ed uso di prodotti efficienti sotto il profilo delle risorse, durevoli (anche in termini di durata di vita e di assenza di obsolescenza programmata), riparabili, riutilizzabili e aggiornabili;
  • al riutilizzo di prodotti e la creazione di sistemi che promuovano attività di riparazione e di riutilizzo, in particolare
  • per le apparecchiature elettriche ed elettroniche, i tessili e i mobili, nonché imballaggi e materiali e prodotti da costruzione; alla riduzione alla produzione di rifiuti nei processi inerenti alla produzione industriale, all’estrazione di minerali, all’industria manifatturiera, alla costruzione e alla demolizione, tenendo in considerazione le migliori tecniche disponibili.

11. IMPLEMENTAZIONE DI POLITICHE DI SICUREZZA E CONTROLLO DEL TERRITORIO AI FINI DELLE PREVENZIONE DEI REATI E DEL CONSEGUIMENTO DEL DECORO URBANO

L’insicurezza personale come fenomeno sociale si riferisce allo spazio pubblico, come luogo del pericolo o come luogo da cui proviene il pericolo, e i fenomeni che la alimentano hanno anch’essi a che fare con lo spazio pubblico: presenza di più codici culturali ed etnie che soggettivamente rendono più difficile la previsione dei comportamenti di quelli che percepiamo come “altri”, la presenza visibile della povertà e della marginalità, i conflitti per l’uso dello spazio pubblico, l’insicurezza derivante da fenomeni provenienti dallo spazio pubblico (come per esempio i furti in appartamento).

I fenomeni di insicurezza urbana sono altro dai fenomeni di criminalità, anche se alcuni di questi li possono alimentare. I primi sono fenomeni sociali difficilmente definibili, i secondi sono invece la ricostruzione giuridica di certi fenomeni sociali e quindi, per questo, perfettamente definiti; i primi riguardano la totalità della popolazione – spesso nella duplice veste di vittime e autori dei fenomeni di insicurezza – i secondi solo una piccola parte della stessa, coloro che hanno commesso azioni giuridicamente definibili come crimini. Buone scelte urbanistiche influenzano positivamente la qualità e la vitalità dello spazio pubblico e sono indirettamente anche politiche di sicurezza urbana.

Ugualmente una buona manutenzione dello spazio pubblico o una buona qualità dell’illuminazione sono anch’esse, almeno in parte, politiche locali di prevenzione dell’insicurezza.

Lo stesso vale per l’attività ordinaria di polizia locale che, dando ordine alle attività cittadine, contribuisce a migliorare le condizioni di sicurezza nello spazio pubblico.

Azioni

  • Qualificazione della polizia locale quale politica di miglioramento della sicurezza urbana.
  • Redistribuire in modo equo sul territorio urbano delle situazioni socialmente più problematiche o quelle più conflittuali attraverso l’implementazione di regolamenti di polizia urbana.
  • Adottare un assetto organizzativo e funzionale alla prevenzione dell’insicurezza, anche attraverso la collaborazione con i Comitati di Quartiere, attraverso l’analisi delle problematiche di disordine sociale e di degrado fisico nello spazio pubblico da parte della polizia locale e la costituzione di una struttura interdisciplinare in grado di attivare, in tempi rapidi, interventi sociali e manutentivi organizzati autonomamente rispetto alla normale programmazione dei rispettivi servizi.
  • Attivazione di interventi di regolazione amministrativa della vita collettiva.
  • Attivazione di interventi, multidisciplinari con il concorso di operatori sociali e dei tecnici comunali, finalizzati ad attenuare gradualmente le problematicità.
  • Attivare progetti per il miglioramento della sicurezza attraverso:
  • l’attuazione di interventi di prevenzione situazionale (illuminazione, videosorveglianza, manutenzione dello spazio pubblico e del verde pubblico, controllo del territorio da parte della polizia locale ecc.);
  • interventi di prevenzione comunitaria (animazione e manutenzione dello spazio pubblico, vitalità dello spazio pubblico;
  • responsabilizzazione delle attività commerciali che affacciano sullo spazio pubblico, sorveglianza di vicinato, ecc.);
  • interventi di prevenzione sociale e mediazione, soprattutto verso certe forme di conflitto nello spazio pubblico alimentate da minori;
  • interventi di riduzione del danno in materia di prostituzione o tossicodipendenza.
  • interventi che talvolta richiedono, specie nei casi più incancreniti, la collaborazione delle Forze dell’Ordine Ministeriali, attraverso una programmazione comune degli interventi e una collaborazione strutturata.

12. ORGANIZZAZIONE, RAZIONALIZZAZIONE E SOSTENIBILITA’ PER IL CITTADINO DEL SISTEMA DELLE ENTRATE COMUNALI – RIORGANIZZAZIONE E RICONCETTUALIZZAZIONE DELLA GESTIONE DELL’ENTE COMUNE

Un Comune al servizio del cittadino deve porsi come obiettivo strategico da raggiungere quello della trasparenza delle entrate e della gestione della spesa, in modo da ottenere una sempre maggiore razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse economiche pubbliche e conseguentemente dell’incremento dell’efficacia ed economicità delle prestazioni rese, ma soprattutto, nell’ottica di rendere il cittadino consapevole dell’importanza delle entrate pubbliche e della loro finalizzazione ai servizi collettivi.

In questa prospettiva, la razionalizzazione e riorganizzazione dell’attività dell’Ufficio Tributi è strategica, sebbene inserita nell’ambito della generale riconcettualizzazione dell’intera macchina burocratica comunale.

Azioni

  • Censimento, categoria per categoria, del gettito potenziale e del gettito effettivo distinto per singolo tributo (tari ed Imu).
  • Individuazione delle principali sacche di evasione tributaria sul territorio comunale e attuazione di appositi interventicorrettivi, riducendo le sperequazioni tra cittadini e ipermercati/ingrossi.
  • Mettere in atto una programmazione di interventi di recupero di tributi non riscossi all’insegna di equità e razionalità evitando di perseguire, con avvisi di accertamento o iscrizioni a ruolo, sempre gli stessi soggetti, mirando ad una drastica riduzione dell’evasione.
  • Potenziamento, formazione e riqualificazione del personale in organico.
  • Ottemperare alla recente normativa sul nuovo contraddittorio preventivo con il contribuente, introdotto dal D. Lgs. n. 219/2023.
  • Progetto di verifica complessiva dell’evasione e dell’elusione tributaria con articolazione dell’attività su tre livelli:
  • Immobili conosciuti ed accatastati
  • Immobili sconosciuti ed accatastati
  • Immobili sconosciuti e non accatastati.
  • Collaborazione sinergica tra Ufficio Tributi e Settore “Attività produttive” in maniera tale che tutte le nuove autorizzazioni amministrative/sanitarie rilasciate dall’Ente siano comunicate in tempo reale per il calcolo di eventuali tributi dovuti.
  • Censimento e comunicazione del Settore Urbanistica all’Ufficio tributi delle aree fabbricabili esistenti (l’ultimo è stato effettuato nel 2012) e revisione delle tariffe tributarie in base al valore di mercato attuale. Comunicazione in tempo reale delle nuove concessioni via via rilasciate.
  • Collaborazione con Ufficio Anagrafe in maniera tale che ogni variazione di residenza sia comunicata in tempo reale con indicazione dell’immobile (vecchi e nuovo) censito in catasto.
  • Coinvolgimento di soggetti terzi, pubblici e privati, nella gestione dei servizi, attraverso lo sviluppo di accordi di sponsorizzazione e altre modalità, dirette e indirette, di sostegno finanziario.
  • Coinvolgimento delle Fondazioni Bancarie del territorio ad attività sociali e culturali.
  • Predisposizione di un piano delle alienazioni di immobili di proprietà comunale non utilizzati.
  • Riorganizzazione degli Uffici Comunali.
  • Aggiornamento del personale e digitalizzazione totale dei processi e delle procedure.
  • Conformarsi alle regole imposte dall’AI ACT e dalle disposizioni italiane emanate dall’AgID, utilizzando in maniera consapevole l’Intelligenza Artificiale per ottimizzare processi e procedure.
  • Accogliere tutte le opportunità dell’AI applicate alle procedure e ai servizi della PA, ponendo la massima attenzione alla tutela della sicurezza, trasparenza e rispetto dei diritti dei cittadini.